Funivia Angri-Maiori, altri particolari del progetto

Suscita attenzione ed interesse l’idea di collegare l’Agro Nocerino con la Costiera Amalfitana attraverso i Monti Lattari

Tracciato funivia Angri-Maiori

L’idea di collegare attraverso un complesso funiviario la città di Angri e l’Agro nocerino sarnese con la città di Maiori e la Costiera Amalfitana ( leggi qui il precedente articolo) ha creato e sta creando enorme attenzione e interesse.

Un’opera mastodontica, che potrebbe cambiare le abitudini di trasporto e di vita di migliaia di cittadini, turisti e visitatori, da un lato e dall’altro dei Monti Lattari ma che ha bisogno, per essere realizzata, di superare numerosi problemi di varia natura.

Innanzitutto lo scetticismo, insito nel Dna del meridionale tipo, forse dovuto, anche a ragione, alle esperienze negative del passato. Poi c’è il possibile campanilismo (soprattutto dalla parte rivierasca), la chiusura mentale verso tutto ciò che è nuovo, la lotta politica, la difesa delle rendite di posizione, la preoccupazione per l’ambiente, i problemi legati agli ingenti finanziamenti che occorrerebbero.

Più che attardarsi a creare vignette anche divertenti, occorrerebbe, secondo me, studiare e discutere seriamente del progetto, vederne i risvolti positivi (e negativi), superare i pregiudizi, alzare lo sguardo e il livello del dibattito oltre la mediocrità dei nostri tempi. Ci proviamo innanzitutto noi, con tutti i nostri limiti, cercando di dare quanto più informazioni ai nostri lettori, in base ai documenti che man mano riusciamo a reperire e alle domande che facciamo, affinchè l’opinione pubblica possa formare i propri convincimenti solo sulla base di notizie certe o quanto meno verosimili.

Progetto Funivia Angri MaioriVeniamo ora agli altri particolari che emergono dal progetto redatto dall’ing. Pietro Montesarchio e dall’Asmel.

La stazione di partenza della funivia Angri- Maiori, secondo l’ipotesi progettuale, sarebbe ubicata in un’area di 8000 metri quadrati nel comune di Angri, alle spalle del nuovo svincolo di Angri dell'Autostrada Napoli-Salerno, più o meno dove alcuni anni fa si pensava di realizzare una stazione intermodale per i bus turistici e per il trasporto delle merci su gomma.  Su tale stazione dovrebbero gravitare i flussi turistici provenienti dagli scavi archeologici del comprensorio di Pompei-Ercolano, dalle Terme di Castellammare di Stabia e dei croceristi facenti capo ai porti di Napoli e Salerno. 

Quindi con tale intervento il comune di Angri si configurerebbe come un polo di attrazione per i flussi turistici e per quelli occasionali con un incremento dell'indotto e della crescita economica per l’intera area. Ma Angri è anche il territorio dove maggiore sarebbe l’impatto della nuova opera e quindi dove più scrupolosa dovrà essere l’attenzione per la vivibilità e la viabilità delle zone limitrofe.

La funivia avrebbe uno sviluppo complessivo di km 8,402, con due stazioni di testata: Angri e Maiori, e due intermedie: Monte Calavricito e Tramonti. Vince un dislivello massimo di 797,93 m tra le stazioni di Angri e Calavricito. Alla stazione di Angri è previsto un silos per il parcheggio di autobus (50 unità) e di auto (500 p.a.), mentre in quella di Maiori, situata a circa 3 km dal mare, sono previsti solamente 50 posti auto. Da li un servizio di navette, a trazione elettrica, porterebbe i turisti verso le località della Costiera (Maiori, Amalfi, etc…). 

La funivia consente una portata di 1.100 p/h (persone all’ora) mediante cabine di 10 posti ed una velocità di 6 m/s. Ponendo una cabina ogni 150m, si hanno lungo tutto il tracciato, a regime, 16 cabine circolanti per ogni senso di marcia. L’intero tratto da Angri a Maiori si percorre in 25 minuti. Per quanto riguarda i piloni, sarebbero in tutto 64 così ripartiti: 22 per il tratto Angri Calavricito, 18 per il tratto Calavricito -Tramonti e 24 i piloni per il tratto Tramonti- Maiori. Non saranno sorvolati i centri abitati.

Per il momento ci fermiamo qui. Prossimamente parleremo dei costi preventivati per i viaggiatori (la funivia dovrebbe funzionare tutto l'anno), del numero di persone che potrebbero essere impiegate, e di altre informazioni necessarie per capire (o per cercare di farlo) se il progetto potrà andare avanti.

Amedeo Santaniello


Parole Chiave: news, trasporti, funivia, angri maiori, monti lattari

Pubblicato il 11 Ottobre 2014 da La Redazione


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