Il Wwf di Angri contro l’abbattimento dei pini nel Rione Alfano

"Per il manto stradale si poteva liberare spazio attorno agli alberi"

Riceviamo e pubblichiamo

I sottoscritti Ing. Fabio D’Antuono e Ciro Scarpato, Referenti di Angri del WWF, ritengono opportuno precisare la posizione di questa’Associazione che rappresentano circa il “grande rinnovamento” che l’Amministrazione Mauri ha inteso perseguire attraverso il sacrificio dei 156 pini del rione Alfano e di tutti quelli presenti sul territorio comunale. Ciò è dovuto, per dovere di chiarezza, sia alle persone del quartiere che negli anni hanno sostenuto la nostra battaglia, che e a tutti i cittadini angresi. E’ da circa dieci anni, prima con il Sindaco Postiglione, quindi con il Sindaco La Mura ed infine con il Sindaco Mazzola e con il Commissario prefettizio, che questa Associazione ha sollevato il problema dei pini della 167 e promosso la discussioni sulle possibili soluzioni da adottare. Senza però andare troppo indietro nel tempo, giova alla nostra ricostruzione, soffermarci soltanto sugli accadimenti degli ultimi tre anni. Una domenica 21/ottobre/2007, quando i nostri volontari furono allertatati da alcune segnalazioni di cittadini del quartiere Alfano. Recatisi sul posto, gli stessi poterono constatare che, nello spazio antistante la palestra di via Leonardo da Vinci, nottetempo e senza alcuna autorizzazione comunale, erano stati abbattuti due pini. Di buon  mattino, personalmente telefonai all’allora consigliere di minoranza Dott. Pasquale Mauri. Lo stesso, nel mostrarsi particolarmente vicino alle problematiche del “suo” quartiere, diede il pieno appoggio e sostegno alla nostra lotta impegnandosi eventualmente anche a presentare una mozione consiliare sull’accaduto. Immediatamente, la nostra Associazione, assieme a molti dei cittadini del quartiere, preoccupati che l’accaduto fosse solo l’inizio dell’abbattimento di tutti i pini, intese sensibilizzare l’Amministrazione comunale con una petizione ed una sottoscrizione di firme cominciata in data 04/12/07. La petizione fu sottoscritta da circa 450 cittadini del quartiere e non, e fu avallata anche dalla richiesta di chiarimenti sull’accaduto del Tribunale per la tutela dei diritti del cittadino, secondo il quale con l’abbattimento si era leso “…il patrimonio affettivo e di identificazione con quella porzione di territorio che tali alberi rappresentano per tutti gli abitanti del quartiere Alfano”. Invero, l’Amministrazione Mazzola si mostrò particolarmente sensibile alla problematica ed alle richieste dei cittadini. Della questione si interesso l’allora Assessore all’ambiente Ing. Vincenzo Gilblas. Difatti, nel Novembre 2008, l’Assessore Giblas, il Responsabile dell’ufficio ambiente Arch. Ciro Cinque, il Presidente della commissione ambiente Sig. Roberto Giordano ed il Sig. Vincenzo Novi, responsabile della società Eco Servizi, assieme ai Referenti del WWF e al Dott. Luigi D’Aquino, ricercatore presso la Facoltà di Agraria di Portici, nonché agronomo di fiducia di questa Associazione, ebbero un incontro sui luoghi interessati per discutere della questione. In quella occasione, nella quale l’Ing. Gilblas si mostro particolarmente attento alla questione, si cominciò a valutare la situazione di via Leonardo da Vinci, asse viario che presentava le condizioni di maggiore criticità. Dopo l’analisi di diverse soluzioni tecniche, si concordò sulla possibilità di liberare, per quanto possibile, il colletto degli alberi dalla pavimentazione in cemento e di rialzare i marciapiedi per non danneggiare le radici dei pini e nel contempo renderli di nuovo fruibili ai pedoni. Inoltre di parlò di portare i sottoservizi al centro della strada dove sarebbe stato realizzato uno spartitraffico che avrebbe ospitato anche la pubblica illuminazione, in modo da allontanarla dalle chiome dei pini. A margine dell’incontro, l’assessore Gilblas chiese la collaborazione della nostra Associazione al fine di predisporre un piano del verde urbano del quale la città di Angri era ed è sprovvista (Angri 80 n°11 2008 pag.4 ). I successivi e ben noti accadimenti politici bloccarono la discussione e gli interventi previsti. Col senno del poi è da sottolineare che l’Amministrazioni di allora si mostrò molto più attenta di quella odierna alla problematica. Durante la parentesi commissariale, la nostra Associazione, credendo erroneamente che interlocutori peggiori di quelli delle passate Amministrazioni non potessero esservi, apprese con interesse e fiducia della candidatura alla carica di Sindaco del Dott. Mauri, che tanta attenzione aveva mostrato verso la problematica.Durante la campagna elettorale ho personalmente avuto modo di discutere della questione con due dei candidati alla carica di Sindaco, il Dott. Pasquale Mauri e l’Ing. Cosimo Ferraioli, ricevendo da entrambe ampie rassicurazioni circa la piena volontà di discutere del problema e trovare le soluzioni più idonee per scongiurare l’abbattimento dei pini. Invero, subito dopo l’insediarsi della nuova Amministrazione, il Sindaco ha celermente convocato i Referenti del WWF per cominciare a discutere della questione. In contemporanea gli stessi hanno provveduto a far redigere, da un agronomo di fiducia, il Dott. Fabio Vigorito, una dettagliata relazione sulle condizioni dei pini, relazione che, oltre ad evidenziarne lo stato di buona salute, ha anche illustrato alcune possibili soluzioni ai problemi derivanti dalle radici e dalle chiome.Il primo ed unico incontro tra il WWF e l’Amministrazione comunale ha avuto luogo nello scorso mese di Luglio. Allo stesso erano presenti, oltre al Sindaco, anche il Vicesindaco Dott. Gianfranco D’Antonio, il Dott. Michele Grimaldi agronomo e dipendente del Comune e l’Arch. Ciro Cinque.Durante tale incontro si è cominciato a discutere su di un vecchio ed economicamente impraticabile progetto inerente la riqualificazione dell’intera area del quartiere Alfano. Questo unico incontro è però stato utile per fissare alcuni importanti punti:I Referenti del WWF hanno da subito chiarito che non partecipavano all’incontro con la sterile convinzione di salvare tutti i pini, ma che erano consapevoli del fatto che per alcuni di essi nulla poteva essere fatto, specie per quelli di via Buonarroti. Inoltre, hanno spiegato al Sindaco, che la volontà di questa Associazione era quella di discutere ampiamente della questione, cercando di trovare il migliore compromesso tra sicurezza stradale dei pedoni e dei veicoli, costi di gestione e manutenzione, salvaguardia degli alberi ed estetica.Il Sindaco durante la riunione ha dato mandato al Dott. Michele Grimaldi di analizzare assieme ai tecnici di questa Associazione il progetto di partenza, cercando di modificarlo con l’intento di salvaguardare il maggior numero di pini possibile.  Tutti i partecipanti hanno convenuto sull’opportunità di far analizzare una ad una la situazione di ogni singolo pino sia dal Dott. Michele Grimaldi, che da un agronomo della nostra Associazione, al fine di definire puntualmente gli interventi da programmare.Il Sindaco, consapevole del grosso impatto determinato dal taglio, anche solo parziale, dei pini sui cittadini del quartiere, ha espressamente richiesto alla nostra Associazione un aiuto al fine di organizzare, prima dei lavori, un incontro pubblico utile a fornire agli stessi dettagliati chiarimenti circa gli interventi da realizzare.Nel discutere con l’Amministrazione Mauri, la nostra Associazione, consapevole del fatto che nulla era ottenibile dal punto di vista legale, a causa della carenza legislativa in materia di salvaguardia degli alberi, ha agito, come con le scorse Amministrazioni, con le armi della diplomazia e della collaborazione.In questo caso però, eravamo certi che le promesse ricevute in campagna elettorale fossero più forti di qualunque carenza legislativa. Questa collaborazione si è però inaspettatamente interrotta in maniera unilaterale quando in data 21/09/2010 il Sindaco ha provveduto a deliberare, assieme alla sua giunta, l’abbattimento di tutti i pini presenti sul territorio comunale ( Delibera di Giunta n°134 del 21/09/2010 -. Difatti, con un’unica delibera si è deciso di sacrificare non solo i pini della 167, ma anche quelli di prolungamento Corso Italia e via Cervinia.Preso atto che l’Amministrazione comunale non intendeva più avere un confronto con la nostra Associazione sulla questione, la stessa ha provveduto ad analizzare la situazione dal punto di vista legale al fine di predisporre ricorso al T.A.R. contro la delibera. In data 4/11/2010 i lavori di abbattimento sono iniziati, partendo proprio dai pini che meno problemi creavano, cioè da quelli di viale Europa. Il tutto con grande pubblicità circa il “taglio al degrado” che quest’azione determina. Il Sindaco per giustificare gli abbattimenti ha detto e dirà:  Gli alberi arrecano danno al manto stradale. FALSO. Già solo guardando le condizioni di viale Europa, si nota che tale problema non si verifica grazie alla diversa conformazione delle aiuole (maggiore suolo libero da coperture impermeabili). Sulle altre strade si sarebbe potuto agire liberando terreno attorno agli alberi. Le soluzioni tecniche per risolvere il problema del manto stradale esistono, sono disponibili e realizzabili senza eccessivi oneri economici.E’ stato predisposto un piano di abbattimento mirato. Falso.Non esiste nessun piano di abbattimento mirato. E prova ne è, il fatto che si sia cominciato ad abbattere per primi i pini di viale Europa, cioè quelli che meno creavano problemi. E’ stato predisposto un piano di ripiantumazione. FALSO. Ancora in data 4/11/2010, cioè nella stessa giornata in cui hanno avuto inizio gli abbattimenti, durante una discussione sulla questione, il Sindaco ha invitato questa Associazione a scegliere le essenze da piantare, ciò a dimostrazione della totale assenza di progettualità sulla questione. Era una cosa che i passati Sindaci non hanno avuto il coraggio di fare e che è indispensabile per la riqualificazione del quartiere.  FALSO. E’ una cosa che precedentemente non è stata fatta perché i passati Sindaci erano consapevoli dell’enorme portata ed impatto di questa azione, ed hanno sempre cercato soluzioni alternative non tanto drastiche. Inoltre, il  WWF di Angri, assieme ad un Architetto urbanista, già tre anni fa ha presentato, durante una manifestazione pubblica, un articolato e completo piano di riqualificazione dell’intero quartiere 167.Agire non significa automaticamente agire bene, ma agire senza programmi o in maniera frettolosa è sempre un agire male. Della cosa si era discusso con i rappresentanti del WWF. FALSO. Lasciamo ai lettori le considerazione circa il tempo disponibile per la discussione, considerando che l’Amministrazione Mauri si è insediata prima dell’estate e che la delibera di abbattimento è del 21/09/2010. Il tempo appunto. Solo sei mesi sono bastati per provocare i danni che sono sotto gli occhi di tutti. Danni sicuramente utili per gli interessi economici di qualcuno e per lenire le frustrazioni professionali di qualcun’altro. In questo caso, i passati Sindaci possono ben dire che per loro il tempo è stato davvero galantuomo. Resta da chiarire agli amici ed ai nostri amministrazione la posizione della Sezione di Angri del WWF per il futuro. Dal 4/11/2010 in poi, nessun intervento che interessi il quartiere Alfano vedrà la collaborazion di questa Associazione. Ciò perché la stessa Amministrazione ha inteso interrompere tutti i rapporti di collaborazione con la delibera del 21/09/2010. Ed anche perché, dinanzi ad una assenza totale di una seria progettualità, tutto ciò che verrà realizzato non potrà che essere un ulteriore scempio, e questa associazione non vuole essere complice di azioni che non potranno che aggravare il degrado del quartiere 167. Per le restanti tematiche ambientali riguardanti la città, se l’Amministrazione avrà la volontà di collaborare con il WWF, tale onere resterà in capo al solo referente Ciro Scarpato, coadiuvato dal Referente D’Antuono Fabio, che però fin dal 4/11/2010 ha già interrotto qualunque rapporto di stima, personale e professionale con tutte le persone citate. Resta infine da dare risposta alle tante persone che ci hanno chiesto:”… ma non si può fare nulla?”. Purtroppo non si può fare più nulla. Il tutto è nelle mani del Dott. Mauri. Solo la sua volontà può graziare i nostri pini. La sola cosa che possiamo fare è quella di utilizzare l’unica arma che la Democrazia ci concede: ricordare. Quattro anni non sono un’eternità. Certo possono servire a fare più danni delle passate amministrazioni ma, fortunatamente per molti e sfortunatamente per pochi, sono un tempo abbastanza breve, tempo che a differenza degli uomini, ha già dimostrato di essere galantuomo.  I Referenti di Angri del WWF sez. di SALERNO Ing. Fabio D’Antuono, Sig. Ciro Scarpato.

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Pubblicato il 18 Novembre 2010 da La Redazione


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