Napoli, Nocerina, Avellino, Paganese, Benevento e Salernitana: giornata da segno X

Solo un punto per le sei squadre che ogni domenica seguiamo più da vicino. A cura della redazione di corrieresalernitano.it

il punto sulle campane

NAPOLI: si conclude sul punteggio di uno a uno lo scontro scudetto del “San Paolo” tra Napoli e Juventus. Ennesima occasione gettata al vento dagli uomini di Mazzarri che con una vittoria si sarebbero portati a sole tre lunghezze dalla vetta. Gara molto equilibrata, nella quale le due squadre hanno badato innanzitutto a non prenderle. Prima tempo sostanzialmente nel segno della Juventus che si porta in vantaggio grazie a Chiellini e sfiora il raddoppio con Vucinic, fermato da un grande intervento di De Sanctis su tiro a botta sicura. Sul finire del tempo arriva il pareggio di Inler, con un tiro dalla distanza deviato da Bonucci. Nella ripresa i partenopei si rendono pericolosi prevalentemente con conclusioni da lontano che non riescono a sorprendere Buffon. A dieci minuti dalla fine Dzemaili ha sul destro il gol della vittoria ma spedisce clamorosamente a porta praticamente sguarnita. Il Napoli ora proverà essenzialmente a difendere la seconda posizione dall’attacco del Milan: SI POTEVA FARE MEGLIO

NOCERINA: vittoria doveva essere e vittoria non è stata per la squadra di Auteri che non va oltre l’uno a uno casalingo contro il Catanzaro e non riesce ad approfittare del contemporaneo pareggio dell’Avellino contro il Perugia e della sconfitta del Latina nel derby con il Frosinone. Gara molto nervosa, anche per colpa di alcuni decisioni discutibili del direttore di gara che annulla ingiustamente una rete a Baldan e grazia in più di un’occasione il centrocampista calabrese Ronaldo, autore di un paio di falli piuttosto duri. I molossi si vedono costretti a rincorrere l’iniziale vantaggio siglato da Russotto. A ristabilire le sorti dell’incontro ci pensa il solito Evacuo, al tredicesimo sigillo stagionale. Lo stesso attaccante napoletano a cinque minuti dalla fine colpisce la parte interna del palo tra la disperazione generale per tre punti fondamentali volati via: CHE OCCASIONE SPRECATA!

AVELLINO: termina con il risultato di 1-1 il big match della ventiduesima giornata tra Perugia e Avellino. Al “Curi” oltre allo spettacolo sul rettangolo di gioco, quello mostrato da entrambe le tifoserie è sicuramente di ben altra categoria. Per quanto riguarda la gara, dopo una prima fase di studio senza una vera occasione da gol, a passare in vantaggio sono gli irpini al 28’ con Arini che risolve un batti e ribatti in area. La risposta dei padroni di casa non si fa attendere: Fabinho appena entrato in area lascia partire un sinistro indirizzato al set, ma trova sulla sua strada un super Di Masi che devia in angolo. Dall’altro lato Koprivec non è da meno quando al 40’ compie un vero e proprio miracolo sulla deviazione al volo di Catania. Nella ripresa, pronti-via e il Perugia agguanta il pari: discesa sulla destra dell’ottimo Politano che crossa al centro dove trova indisturbato Dettori che appoggia di piatto e, complice una deviazione di Zappacosta, batte il numero uno biancoverde. Nel finale l’Avellino si fa pericoloso e va addirittura in gol con Millesi, ma l’assistente annulla per fuorigioco, e poi, nell’ultimo minuto di recupero, Koprivec sbarra la strada a Fabbro solo in area di rigore. Pareggio abbastanza soddisfacente per mister Rastelli che, grazie alla concomitante sconfitta del Latina, permette di rosicchiare un altro punto alla vetta: PAREGGIO D’ORO

PAGANESE: gli azzurro stellati grazie ad una prova di carattere, escono indenni dalla sfida dell’Arena Garibaldi contro il Pisa. Grassadonia è costretto a schierare in campo una formazione molto rimaneggiata e imbottita di under. Le due squadre si neutralizzano e per i portieri c’è soltanto ordinaria amministrazione. Al 31’ però registriamo la prima occasione degna di nota: tiro dalla distanza di Tulli, con Marruocco che prima riesce solo goffamente a respingere poi sulla ribattuta si riscatta pienamente coprendo tutto lo specchio della porta a Scappini. Poco più tardi lo stesso Tulli ci prova da fuori e trova la respinta del numero uno avversario. La ripresa è ancora più avara di emozioni. Al 67’ ci prova Ciarcià su punizione, ma la sfera finisce al lato. Dopo 5 giri di lancette lo stesso Ciarcià viene espulso per doppia ammonizione. A questo punto ci si aspetta un assalto dei padroni di casa e invece è la Paganese a rischiare il colpaccio: sugli sviluppi di un calcio di punizione doppia traversa in rapida successione, prima con Fava e poi con Caturano. Al 78’ ultima occasione della gara: dopo una corta respinta della difesa ospite, ci prova Buscè da fuori area, ma la palla termina alta sulla traversa. Buona prova della Paganese nonostante le numerose assenze, ma la classifica è sempre deficitaria e i play-out sono un’amara realtà: UN PUNTO DA CUI RIPARTIRE.

BENEVENTO: i sanniti ringraziano D’Anna per il pareggio accciuffato allo scadere allo stadio “Degli Ulivi” contro l’Andria. La gara non decolla fino a quando i padroni di casa, alla prima occasione, passano in vantaggio con Sy che servito da Innocenti supera un avversario e batte Gori con un preciso diagonale mancino. I giallorossi rispondono solo su azioni da calcio da fermo e sempre grazie al piede di Rajcic, ma la difesa di casa riesce a contenere senza affanni. Al 4’ della seconda frazione occasionissima per il Benevento: Montiel dai 20 metri lascia partire un bolide che colpisce prima la traversa, poi cade sulla linea di porta e infine viene allontanata dai difensori pugliesi. Prima dell’ora di gioco l’Andria si fa vedere dalle parti di Gori in contropiede con Taormina che sguscia via sulla destra e mette al centro un cross rasoterra che trova libero D’Errico, ma la sua conclusione lambisce il palo. Marotta risponde subito all’azione pericolosa dei locali con un delizioso pallonetto neutralizzato in angolo da Rossi. Al 76’ i pugliesi vanno vicini al raddoppio con Branzini che trova sulla sua strada un attento Gori. Al 92’ Mancosu penetra in aria e mette al centro dove trova D’Anna che con una conclusione forte e precisa fa esplodere il settore ospite.

Prossimo impegno casalingo per la squadra di Carboni che ospiterà il Sorrento gravemente immischiato nella lotta per non retrocedere: LA RINCORSA CONTINUA

SALERNITANA: basta un pareggio per uno a uno contro un buon Hinterreggio per entrare definitivamente nella storia. La squadra di Perrone, infatti, riesce a collezionare la serie positiva più lunga di sempre con ben 23 gare senza sconfitta. Il match si rende vivace già al 3’ grazie ad uno schema su calcio d’angolo degli ospiti che porta al tiro da fuori Vicari che colpisce la traversa. Ad impattare il conto dei legni è Ginestra che al 7’, direttamente su calcio di punizione, stampa il pallone sulla traversa. Al 34’ l’episodio che potrebbe dare una svolta al match: Ungari devia con la mano un cross dalla destra e l’arbitro non ha dubbi ad assegnare il calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Montervino che manda a lato. Secondo rigore consecutivo sbagliato dalla Salernitana dopo l’errore di sette giorni fa di Ginestra. La legge del calcio “gol sbagliato, gol subito” trova rapida applicazione anche all’Arechi: infatti dopo dieci minuti dall’inizio della ripresa i calabresi passano in vantaggio con Kras che conclude perfettamente un’azione di rimessa. A togliere le castagne dal fuoco alla squadra del patron Lotito ci pensa il solito Ginestra che insacca in rete un cross dalla destra di Montervino. Dopo il secondo pareggio consecutivo, il distacco dal Pontedera si assottiglia a 6 punti e nel prossimo turno i granata faranno visita al Campobasso alla ricerca di punti utili per la salvezza: PAREGGIO PER LA STORIA

Luigi Iallonardo

Parole Chiave: news, calcio, sport, il punto sulle campane

Pubblicato il 06 Marzo 2013 da La Redazione


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