Recupero evasione tributi, le perplessità del Partito Democratico
“Chiediamo di confrontarci con l’Amministrazione in carica per rivedere le storture della procedura seguita”
Partendo dal presupposto che è giusto combattere l’evasione, perché chi non paga le tasse, i tributi e le imposte non fa altro che aggravare la posizione di chi invece paga correttamente, come suggerisce lo slogan “pagare tutti pagare meno”, dobbiamo seriamente e responsabilmente preoccuparci che non ci si riduca semplicemente a tartassare sempre gli stessi contribuenti.
Per questo motivo esprimiamo numerose perplessità sugli atti di accertamento che la SO.G.E.T S.p.A. sta inviando in questi giorni.
I nostri rilievi, di forma e di sostanza, ci preoccupano perché un nuovo consistente contenzioso potrebbe abbattersi sul Comune di Angri, con gravissime ripercussioni sulla tenuta dei conti pubblici e, inoltre, nel merito delle scelte politiche, ci sentiamo in dovere di sottolineare all’Amministrazione che in ogni caso, soprattutto in nome dell’equità fiscale, non è possibile ricorrere ad atteggiamenti vessatori e contrari allo Statuto del contribuente.
Per questi motivi, chiediamo pubblicamente di confrontarci sull’argomento con l’Amministrazione in carica, in modo da ottenere chiarimenti sugli aspetti più controversi e poter rivedere quelle che a nostro avviso sono delle gravi storture.
Elenchiamo sinteticamente le principali:
1) gli avvisi di accertamento devono essere firmati dal funzionario responsabile del tributo, comunque dipendente dell’Ente pubblico da cui l’avviso promana. In nessun caso il funzionario può essere un soggetto non dipendente dell’Ente che è titolare del Tributo. (cit. Sent. n. 46 del 9 Maggio 2007 Commissione Tributaria prov . le di Vicenza, sez. V);
2) non è possibile emettere un avviso di accertamento cumulativo per più anni, essendo opportuno che il contribuente possa distinguere anno per anno al fine di verificare l’esattezza dei dati e richiederne l’eventuale rettifica o annullamento, come prescrive lo Statuto del Contribuente. Ciascun avviso deve riportare una sola annualità, la motivazione della sua emissione, le norme di legge e di regolamento applicabili a quella annualità, in modo da essere agevolmente “capito”.
3) numerose risultano le inesattezze riscontrate sugli avvisi di accertamento pervenuti alle famiglie, tanto che i “distratti” o coloro i quali non hanno possibilità di una consulenza rischiano di pagare somme di fatto non dovute, per esempio per gli anni 2006 e 2007 l’Ufficio tributi del Comune di Angri nel 2008, 2009 e 2010 ha inviato avvisi di accertamento, soprattutto per l’ICI, molti dei quali, risultano addirittura annullati;
4) forti perplessità sono inoltre legate alle richieste di pagamento della Tarsu anche sui garage, tema ampiamente dibattuto e disciplinato (vedasi l’art. 62, comma 2 della L. 507/93, la sentenza n. 12 del 12 febbraio 2009 della sezione XV della Commissione Tributaria regionale pugliese).
5) Inoltre, molti sono i dubbi sullo stesso affidamento a SO.G.E.T. Invero, non vi è alcun atto amministrativo che affida a SO.G.E.T. l'incarico di inviare avvisi di accertamento o riscuotere. In effetti l'incarico affidato a SO.G.E.T. (senza gara: fatto gravissimo.) non menziona minimamente tale incarico, e ciò sia nella delibera di GC sia nella determina del caposettore. In effetti solo il contratto stipulato affida tale incarico, a nostro giudizio del tutto illegittimamente.
il Segretario PD Antonietta Giordano
Parole Chiave: news, amministrazione comunale, tributi, soget, antonietta giordano, pd
Pubblicato il 22 Dicembre 2011 da La Redazione
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